Mi trovo in un centro commerciale, passeggio tra i negozi, ho appuntamento con mia nipote.
Prenderemo un thè insieme e faremo un giro per negozi, mi toccherà girarli tutti, lo so già, oggi è il nostro pomeriggio, è il pomeriggio più bello della settimana.

Ultimamente ho perso molti capelli, ma per l’occasione mi sono pettinata in modo scrupoloso, quasi non si nota il vuoto.
Ma non riesco a fare a meno di guardarmi attorno. Fisso le teste di tutti, quasi per sentirmi più in ordine con la mia, che proprio non mi mette a mio agio.
Camminando incontro prima una Signora sulla quarantina, con pochissimi capelli e tutti ben pettinati, ma sembrava avere in testa una ragnatela, che impressione!
Dopo un po’ mi soffermo a guardare una Signora di circa sessant’anni: fronte alta, capelli cotonati, e un sottile frangino per nascondere l’impossibile.
Mi giro. E, chiaramente, non posso fare a meno di notare una Signora con una parrucca, molto visibile, i capelli sintetici ricordavano quella che io portavo a carnevale.

Sono io che le vedo tutte? Dove sono i miei capelli? Com’erano i miei capelli?
Finalmente arriva mia nipote. Penso che non importa più, che ora posso distogliere l’attenzione da quei brutti pensieri. Mia nipote mi viene incontro e mi dice:

“Zia ma che cavolo di pettinatura hai?”