Mesi fa venne da me in ufficio una signora. Si chiama W.
W. ha sessantacinque anni, ma è triste. La sua testa è molto diradata.

Appena la incontro capisco che aveva proprio bisogno di liberarsi da questo grande peso. la invito a sedersi e a raccontarmi tutto. La lascio parlare, mi dice:
“Guardi, io so di avere sessantacinque anni, non sono giovane, ma vedermi così mi fa disperare. So di non dover piacere a nessuno, e in fondo, mio marito mi accetta così come sono, me lo ripete di continuo. A noi piace fare qualche viaggio di tanto in tanto, ma io sono sempre a disagio. Soprattutto in estete proprio non mi va di mostrarmi in queste condizioni. Allora ho provato con una parrucca lo scorso anno. Non le dico il disastro. Quanti scompensi. Mi dia una mano, cosa posso fare?”

Ho la soluzione per Lei W. Stia tranquilla.

W. qualche giorno fa è passata a salutarmi.
“Sono di ritorno da New York” – mi ha detto – “è stato un viaggio fantastico!”

La mia soddisfazione risiede nel vedere quel viso splendere di gioia per aver ritrovato la serenità dei suoi sessantacinque anni.
Girerà il mondo d’ora in poi W. ne sono certa,
e in ogni posto in cui andrà porterà un sorriso anche per me.